En un mundo cada vez más global, todavía no hemos solucionado la torre de Babel.
Este apartado difunde textos de Moreto traducidos a otras lenguas. Se abre con el
Entremés del retrato vivo / Intermezzo del ritratto vivo, escrito para el
genial actor Juan Rana.
La traducción es de Alessandro Ranaldi como parte de su tesis de
Laurea en la Università di Cassino, avalado por Roberta Alviti y
María Luisa Lobato.
El mismo texto en español se puede encontrar en esta web,
apartado: Proyecto/Entremeses de Moreto.
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Animamos a que se represente como éxito seguro.
Intermezzo scritto da Agustín Moreto per essere rappresentato da Juan Rana e Bernarda Ramírez, che ha come tema principale la punizione alla gelosia per mezzo di uno scherzo fatto al marito geloso. Bernarda, donna Juana nell'opera, racconta a una amica che, ormai stanca della gelosia del marito Rana, gli ha fatto credere di essere un dipinto e vuole metterlo di fronte ai suoi pretendenti. Questi iniziano ad arrivare e Bernarda ordina che mettano suo marito nel mezzo della sala dentro la sua cornice. Entra don Onorato, un cortigiano che porta a Bernarda alcuni nastri per le acconciature, e poi un fanfarone che vuole vendicarsi con la sua spada del marito geloso. Arriva subito un messaggero che dice di portare una lettera di Juan Rana dalla Zarzuela, in cui racconta che sta cacciando e invia a sua moglie, come prova del suo amore, un paio di pernici. Rana, messo nella sua cornice, ha fame e chiede da mangiare, ma Bernarda lo minaccia che così facendo si scioglierà la vernice. Arriva il pittore che si scusa per avergli fatto la bocca un po' troppo grande e la ritocca. Su indicazione di Bernarda tutti ballano il villano en rueda ed elencano i difetti che vedono nel dipinto, mentre il pittore li va ritoccando. Con questo ballo e la riconvenzione per la sua gelosia si chiude l'intermezzo.